Da una caserma militare slovena abbandonata a uno squat politico-artistico con arte naif, graffiti e immagini punk rock.
Metelkova, un’ex caserma militare diventata epicentro alternativo, si è sviluppata in un fiorente centro culturale autonomo. Costruito originariamente nel 1911 dall’esercito austro-ungarico, questo complesso unico comprende sette caserme sparse su poco più di tre acri di terreno.
Per molti anni l’esercito ha utilizzato questo quartiere chiuso fino al 1991, quando la Slovenia ha ottenuto l’indipendenza dalla Jugoslavia e l’esercito ha abbandonato le caserme. Poco dopo, un’ondata di squatter ha cominciato a occupare gli spazi vuoti, infondendovi la propria creatività e individualità.
Oggi, gli edifici all’interno di Metelkova sono decorati con vivaci graffiti, arte popolare, intricati mosaici di piastrelle, strane sculture e dichiarazioni punk rock provocanti. Queste strutture ora ospitano una serie di stabilimenti, tra cui club, bar, gallerie, biblioteche, ONG, studi d’arte e persino un ostello.
Il centro funge anche da hub per spettacoli artistici, mostre e festival occasionali, il tutto definito dallo caratteristico street art, che comprende graffiti, sculture e varie installazioni. Con il suo programma dinamico di eventi, attira un pubblico diversificato, dagli studenti e dagli appassionati di musica underground ai visitatori di Ljubljana e ai professionisti in cerca di una serata memorabile.
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